Piano Strategico 2023 – 2027

Valori, Contesto e Risorse

L’Università di Padova, forte della sua storia plurisecolare e della sua tradizione di elevata qualità nella formazione e nella ricerca, consapevole della propria identità e reputazione di grande e qualificato Ateneo pluridisciplinare capace di valorizzare le diversità, intende incrementare ulteriormente la qualità della ricerca e della didattica e la loro integrazione, confermando il ruolo guida nell’innovazione e nel miglioramento della società, assumendosi la responsabilità di fornire valore e conoscenza alla comunità nazionale e internazionale, nel rispetto e valorizzazione del merito e della conoscenza scientifica.

L’Ateneo ambisce a rafforzare la sua importanza a livello globale, valorizzando le diversità, la sostenibilità e l’integrazione tra i differenti saperi. Facendo perno sull’aspirazione all’universalità e alla libertà di ricerca e di didattica dell’Ateneo, sulla concretezza dei programmi e delle strategie d’azione, sul senso di appartenenza, la dedizione e la molteplicità di abilità e professionalità della comunità accademica tutta, si intende così concretizzare il motto “Universa Universis Patavina Libertas”.

L’Università degli Studi di Padova è indissolubilmente legata alla nascita della medicina moderna, alla prima donna laureata al mondo, alla Medaglia d’oro all’onore militare attribuita all’Ateneo per il contributo alla lotta al nazifascismo, e agli studenti di ogni religione e provenienza geografica che hanno trovato a Padova la possibilità di studiare senza dover rinunciare alla propria identità.

Forti di questa identità, i Valori e i Principi posti a fondamento del Piano strategico sono:

  • promuovere e tutelare il carattere di Università pubblica, libera, laica, pluralista e indipendente da “ogni condizionamento e discriminazione basata su motivazioni di carattere ideologico, religioso, politico, economico o fisico” (Statuto, art. 1);
  • tutelare la piena libertà di ricerca e insegnamento;
  • valorizzare tutti i campi del sapere;
 
 
  • promuovere l’interdisciplinarietà nella ricerca e nella didattica (Gymnasium Omnium Disciplinarum);
  • promuovere l’impegno nella ricerca scientifica, nella generazione e trasmissione della conoscenza e nella produzione culturale, che sono alla base della formazione delle nuove generazioni e della crescita economica e sociale;
  • promuovere i rapporti con la società, con la consapevolezza di essere fautore di sviluppo culturale, sociale ed economico, valorizzando in tutte le attività l’impatto e la responsabilità sociale;
  • valorizzare il patrimonio culturale dell’Ateneo come fattore di promozione e crescita delle persone e della società;
  • promuovere la cultura e i valori di parità, inclusione, sostenibilità e responsabilità sociale;
  • valorizzare le diversità di idee e di visione del mondo, contrastando ogni forma di discriminazione (etnia, salute, genere, età, religione o orientamento sessuale);
  • promuovere l’autonomia e la responsabilità nella gestione delle risorse;
  • valorizzare il merito e promuovere l’eccellenza anche mediante strumenti di valutazione equi e condivisi;
  • tradurre in azione i valori del motto dell’Ateneo Universa universis patavina libertas, con una particolare attenzione alla concretezza dei programmi e alla sostenibilità dello sviluppo.

L’Ateneo negli ultimi anni è cambiato in modo significativo, crescendo sia in termini di popolazione studentesca e personale dipendente, sia nella varietà e numerosità delle attività svolte.

Alcuni dati evidenziano l’evoluzione dell’Ateneo tra il 2018 e il 2021:

  • la comunità studentesca è passata da circa 60.000 a circa 70.000;
  • le immatricolazioni internazionali nell’anno accademico 2017/18 erano poco meno di 500 e rappresentavano il 2,7% degli avvii di carriera, nell’anno accademico 2021/22 sono stati 2.283, quasi il 10% del totale degli avvii di carriera;
  • i corsi di laurea triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico sono passati da 177 (anno accademico 2017/18) a 203 (anno accademico 2022/23);
  • i corsi post laurea sono cresciuti del 9,5%, passando da 222 (anno accademico 2017/18) a 243 (anno accademico 2022/23);
  • il numero di docenti è cresciuto del 10,9%;
  • il numero di personale tecnico e amministrativo è cresciuto del 4,7%;
  • i fondi di ricerca acquisiti annualmente sono passati da 34 milioni di euro a 48,5 milioni di euro;
  • i fondi di ricerca acquisiti e utilizzabili negli anni successivi sono cresciuti da 145 a 382 milioni di euro.

La crescita dimensionale è un importante fattore di complessità per l’Ateneo e pone un problema di disponibilità e di adeguatezza degli spazi, sollecitando sia un loro incremento sia un ripensamento degli stessi per garantire la disponibilità, la funzionalità e la sostenibilità.

Il dinamismo dell’Ateneo, inoltre, è avvenuto in un contesto caratterizzato da eventi di portata storica, come la pandemia da Sars-Cov-2 e l’esplosione di una guerra in Europa, e dal rafforzarsi di dinamiche di fondo destinate ad avere un impatto notevole sulle società.

L’Italia, infine, è interessata da due  dinamiche divergenti:
  1. la necessità di incrementare il numero di laureate/i per supportare la crescita sociale e la competitività del Paese;
  2. il calo demografico che influenza in modo diretto la popolazione studentesca potenziale. Con il 28% di giovani (età compresa tra 24 e 34 anni) laureate/i, il nostro Paese è al penultimo posto nell’UE ed è ben lontano dalla media europea (41%) e dall’obiettivo del 45% di laureate/i entro il 2030 (Fonte Eurostat). In tale contesto, si evidenzia, inoltre, una crescita delle iscrizioni alle università telematiche che hanno indubbiamente beneficiato della diffusione della didattica a distanza durante la pandemia.

Un ulteriore elemento rilevante è il forte cambiamento tecnologico. La conoscenza acquisita e accumulata, sia dalle persone sia dalle organizzazioni e dalle istituzioni, ha un ciclo di vita relativamente breve, rendendo importante il ruolo degli atenei nel generare e trasferire nuova conoscenza. In tale ottica, diventa fondamentale promuovere il trasferimento tecnologico e l’offerta di percorsi formativi aggiornati nei contenuti, finalizzati ad acquisire le conoscenze richieste dal mercato del lavoro e ad approfondire e aggiornare le conoscenze già possedute.

Lo scenario in cui l’Ateneo opera è  interessato da cambiamenti profondi e situazioni di conflitto inattesi e potenzialmente destabilizzanti, che riguardano l’intera comunità internazionale. Tutto ciò richiama l’Ateneo ad una forte responsabilità nel ribadire e testimoniare i valori della libertà, della pace e  dell’accettazione della diversità, e nel generare e diffondere la conoscenza scientifica rilevante per affrontare i profondi cambiamenti che riguardano la società.

 

L’Ateneo ha l’ambizione di essere un’istituzione fondamentale per l’Italia e l’Europa, con il compito di contribuire al cambiamento della società e alla sua crescita mediante la Ricerca scientifica, la Didattica, la Terza missione e impatto sociale e la diffusione dei saperi.

I risultati conseguiti pongono l’Ateneo in una posizione di assoluto rilievo nel contesto nazionale; tuttavia, l’elevata qualità nella Ricerca, nella Didattica, nella Terza missione e impatto sociale deve essere mantenuta e ove possibile migliorata, in modo da offrire un contributo per affrontare e guidare i cambiamenti in atto, ricoprendo un ruolo di rilievo non solo nel contesto nazionale ma anche in quello internazionale. I cambiamenti e le sfide in atto sono imponenti, ma l’Ateneo ha le risorse distintive e qualificanti per governare il cambiamento, contribuendo allo sviluppo della società, quali:

I valori fondanti: libertà della ricerca e della didattica e inclusione

I valori fondanti dell’Ateneo sono di straordinaria attualità e rappresentano il collante della comunità accademica e un fattore di attrazione di talenti.

L’elevata qualità nella ricerca

L’Ateneo ha attuato politiche virtuose di reclutamento di ricercatrici e ricercatori di qualità, come dimostrato da numerosi indicatori, tra i quali l’elevata qualità nelle pubblicazioni e la straordinaria capacità di acquisire fondi di ricerca da bandi competitivi.

L’elevata qualità nella didattica

La valutazione Anvur ha assegnato all’Ateneo la lettera A, certificando processi rigorosi e coerenti. La capacità di attrarre studenti e la continua attività di analisi e valutazione della didattica rappresentano il presupposto sulla base del quale affrontare i cambiamenti profondi della didattica universitaria.

  L’elevata qualità del personale docente, tecnico e amministrativo

I risultati si ottengono con l’impegno e la qualità del personale docente, tecnico e amministrativo. Competenza, orgoglio, passione e senso di appartenenza sono essenziali per affrontare le sfide e i cambiamenti in atto.

La solidità economica e finanziaria

L’Ateneo gode di una buona solidità economica e finanziaria. Essa nel tempo ha consentito di progettare e realizzare importanti investimenti nella ricerca (es. BIRD, Infrastrutture, progetti World Class Research Infrastructure), nel reclutamento, nella didattica e nell’edilizia per assicurare spazi di qualità per lo studio, il lavoro e la ricerca. Tali investimenti hanno sempre innescato percorsi virtuosi di acquisizione di ulteriori risorse, consentendo all’Ateneo di migliorare e di crescere.

La multidisciplinarità

Essere gymnasium omnium disciplinarum mette l’Ateneo nella condizione di affrontare tutte le tematiche di ricerca rilevanti e le sfide che caratterizzano la società moderna in tutti campi del sapere e delle professioni.

  Il progetto di logistica di Ateneo in fase di realizzazione

L’Ateneo ha intrapreso da tempo un’analisi attenta della sua logistica e ha in corso investimenti consistenti che porteranno un incremento significativo degli spazi disponibili. In particolare, al termine degli interventi in atto gli spazi per didattica cresceranno del 13.1% mentre quelli per ricerca del 14%.

Attivazione di tavoli di lavoro e confronto con i principali attori istituzionali

L’Ateneo, consapevole dell’importanza di un contesto di studio e lavoro favorevole, ha avviato o ha prontamente aderito a tavoli di confronto con le istituzioni e gli attori locali o regionali. L’obiettivo di tali tavoli è quello di affrontare in maniera coordinata le principali problematiche di studio e lavoro nelle sedi universitarie.